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Giustizia e pace: diritti da salvaguardare e promuovere
Maturità individuale e coesione nella coppia

Di Maria Gabriella Mieli

Lo scorso 21 settembre 2018, Giornata Internazionale della Pace indetta dalle Nazioni Unite,

 

La Universal Peace Federation, in collaborazione con la Women’s Federation for World Peace, ha organizzato alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, su proposta del Senatore Roberto Rampi, un convegno dal titolo “Il diritto alla Pace – Italia Ponte di Pace per una Europa più Forte e Stabile”.

Il convegno ha ricevuto il Patrocinio del Senato. Ospiti di varia nazionalità provenienti dal mondo accademico, politico, giudiziario, giornalistico, dell’associazionismo, insieme ad alcuni esponenti di varie fedi hanno partecipato con interesse ai lavori della giornata. Il mondo politico e il mondo delle fedi si sono incontrati, in occasione della presentazione del nuovo progetto della UPF, la IAPD - Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo, l’ultima tra le innumerevoli organizzazioni fondate dai coniugi Moon, il Rev. Dottor Sun Myung Moon e la dottoressa Hak Ja Han Moon, per la costruzione e lo stabilirsi di una pace stabile e duratura nel mondo.

Tra i messaggi di auguri pervenuti dalle istituzioni da sottolineare quelli dell’Europarlamentare Silvia Costa, che ha ricordato che proprio in questa giornata tra le 18 e le 18.15 tutte le campane civiche e religiose d’Europa avrebbero suonato insieme in occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale, quello di UNICRI, e quello del Ministro Plenipotenziario Dottor Fabrizio Petri, Presidente del Comitato Interministeriale Diritti Umani. Presenti al convegno 3 dei componenti fondatori di IAPP Italia: il Senatore Roberto Rampi, la già senatrice Albertina Soliani, madrina di IAPP Italia, e l’Onorevole Eleonora Bechis, con la quale si è iniziato il percorso della IAPP due anni fa presso la Camera dei Deputati.

 

 

 

 

Nella sua relazione il Sen. Roberto Rampi ha voluto portare all’attenzione due parole presenti nel titolo del convegno, ovvero diritto e ponte. Pace è lavorare perché tutti abbiano diritto alla pace. Il diritto alla pace è qualcosa di preciso, che si conquista come tutti i diritti e si difende come tutti i diritti. Mentre la parola ponte richiama al destino dell’Italia: un destino geografico per forma e posizione; un destino culturale, una storia di incontri nel tempo, che ha portato all’unità di culture diverse mettendo insieme nord e sud, oriente e occidente. E nel titolo straordinario dato al convegno il Sen. Rampi riconosce anche il ruolo e il lavoro che UPF sta facendo, sia con i Parlamentari, unendoli in una associazione che lavora per la pace, sia con i ministri di culto che inizieranno un nuovo cammino insieme ai parlamentari. Ciò che le culture orientali ci portano rispetto all’idea dell’armonia e dell’incontro è il riconoscimento della funzione della diversità come un elemento chiave dell’armonia e della pace. L’auspicio di Carlo Zonato, presidente UPF Italia è che nel portare avanti con passione il cammino della costruzione della pace, il convegno possa portare a tutti spunti di riflessione e qualcosa di significativo che anima il proprio cuore e il proprio carattere. Cristina Alunni in rappresentanza del Comune di Roma per la consigliera alle Pari Opportunità Gemma Guerrini, ha fatto notare ai partecipanti quanto anche l’amministrazione comunale sia attenta e sensibile alle problematiche relative alla costruzione della pace. Nel suo intervento Iniziale, il presidente Zonato ha messo enfasi sul diritto alla pace quale diritto universale per eccellenza. Senza la costruzione sostanziale della pace individuale e sociale nessuno di noi può essere in grado di realizzare appieno il proprio valore, la propria unicità, il proprio talento, in quanto la pace è il potenziale obiettivo insito nel nostro DNA spirituale per arrivare a definire che l’umanità è una famiglia con Dio al centro. Il nostro compito come uomini e donne è di metterci in sintonia con questo obiettivo e saper rispondere liberamente e responsabilmente nell’arco della nostra vita. Il nostro approccio alla pace deve essere interdisciplinare.

Sen. ROBERTO RAMPI - Coordinatore IAPP Italia

 

Carlo Zonato, Presidente UPF Italia

 

L’Italia ha una tradizione spirituale millenaria alla base della sua storia che deve essere recuperata e completata attraverso la gestione del bene comune, ovvero la costruzione sostanziale della pace per operare in sinergia affinché tutti noi possiamo fare questa rivoluzione di cuore e di coscienza. Albertina Soliani ha ricordato a tutti la nostra responsabilità nel raccogliere l’eredità di 70 anni fa dei padri e delle madri della Costituente al termine della guerra a metà del 900, ovvero i valori fondamentali dell’umanità: i diritti umani, la dignità della persona, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la pace. E’una scelta il futuro dell’umanità che viene fatta dalle persone e dalle coscienze. Tornando alla sua esperienza politica Albertina ha parlato del ruolo e della responsabilità che un parlamentare può avere se si identifica esattamente con la società che lo ha eletto, cioè il popolo. La pace ha una dimensione popolare in quanto è il bene più grande che possono avere i popoli e i loro rappresentanti sono i più vicini a questa aspirazione. Un parlamentare è libero di muoversi purché senta questa forza di libertà anche interiore, spirituale, indispensabile in politica, che è il luogo del confronto, della ragione, delle scelte da fare in ogni momento.

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