International Peace Festival a Capaci

Nella cornice del paese di Capaci (Palermo) si è svolto il 19 Maggio 2018 il “Festival Internazionale per la Pace”, una intera giornata dedicata a piantare il seme di una cultura dedicata a costruire pace ed armonia.

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II Diritto alla pace - Italia ponte di pace per un'Europa più forte e stabile

L'UPF e la WFWP hanno organizzato alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, su proposta del senatore Rampi, un convegno

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Trofeo della Pace – 30 Giugno 2019

Cinquanta giovani, divisi in quattro squadre, si sono affrontati a colpi di goal in un torneo di calcio interetnico, per una giornata all’insegna della competizione e dell’integrazione tra giovani residenti su uno stesso territorio ma appartenenti a nazionalità, culture e tradizioni diverse...

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Mediterraneo ponte di pace

Presso la sala "Santa Maria in Aquiro" del Senato italiano il 13 Novembre 2019 si è svolto il seminario sul tema: "Mediterraneo Ponte di Pace: Cooperazione e Sviluppo Sostenibile nell’area del Mare Nostrum”. Hanno partecipato: politici, leader religiosi, ambasciatori, docenti universitari e leader della società civile.

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Incontro IAPD

per la cultura di pace

“L’occasione che ci vede oggi riuniti è la celebrazione di due grandi e significative ricorrenze delle Nazioni Unite, la “Giornata mondiale della fratellanza umana” e la “Settimana mondiale dell’armonia tra le fedi”.

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Incontro inaugurale IAPD

Prima di tutto dobbiamo rispettare le tradizioni delle altre religioni e prevenire il conflitto e la discordia tra le fedi; secondo, far sì che tutte le comunità religiose cooperino nel servire il mondo..

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Programmi Futuri

Sport fonte di etica e valori

Lo sport ha in sé una dimensione etica fortissima: insegna a rispettare le regole, a lavorare in squadra, ad allenarsi con tenacia in vista di un obiettivo.

 Ed è proprio questa dimensione etica, portatrice di valori positivi, che oggi deve essere salvata a tutti i costi.

7 dic 2019

 

Se ne è parlato martedì al Binario 7 di Monza, nel corso del convegno “Etica e valori nello sport”, promosso dalla UPF Universal Peace Federation. Un evento a più voci, aperto dall'introduzione dell'Assessore allo sport Andrea Arbizzoni, che ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico e ha dato visibilità ad alcuni progetti sportivi virtuosi del territorio.
Un appuntamento che è coinciso con l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata il 10 dicembre di 71 anni fa all’Onu e oggi ancora fragilissima. “
La serata, organizzata da Carlo Chierico presidente di UPF Monza, e moderata insieme a Fabrizio Annaro direttore del Dialogo di Monza, ha proposto proprio una serie di testimonianze dello sport migliore provenienti dal territorio brianzolo.

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A partire dal Trofeo della Pace, il torneo interetnico di calcio organizzato ormai da 14 anni dalla UPF nel mese di giugno: lo spirito dell’iniziativa è stato trasmesso ai presenti attraverso la proiezione del cortometraggio sull’edizione 2019, girato dai ragazzi dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone sotto la guida della prof.ssa Maria Rosaria Marra. Il filmato, che ha suscitato grandissima emozione nei presenti, era stato introdotto dalle motivazioni che hanno spinto a promuovere il Trofeo della Pace, sulla spinta dell'esempio dato dal rev. Sun Myung Moon, fondatore della UPF insieme alla moglie, dott.ssa Hak Ja Han.
Lo stesso spirito si ritrova nel “Sanrocco” UPF, la nuova squadra interetnica impegnata quest’anno nel campionato CSI di calcio open a 7 e composta da giovani giocatori di etnie differenti del territorio: 14 giocatori di 11 nazionalità differenti. “La grande sfida per noi è tenere insieme il mondo in una squadra”, ha sottolineato William Brioschi, vicepresidente della storica società sportiva “Sanrocco”.

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L’intervento di Gaia Dadati, giovane giocatrice del “Fiammamonza” ha trasmesso tutto l’entusiasmo femminile per il calcio, mentre del valore formativo di uno sport a cui la Brianza ha dato grandi campioni, la ginnastica artistica, ha parlato Sonia Ronconi, direttrice tecnica nella “Forti e Liberi”.
E poi ci sono le belle storie del Rugby Monza, che dopo le partite giocate con i detenuti della casa circondariale di Monza, ha varato un nuovo progetto finalizzato all’inclusione delle persone che stanno ai margini. Si chiama Invictus, come il film girato da Clint Eastwood sulla squadra sudafricana di rugby al tempo di Nelson Mandela, e ha l’obiettivo di favorire l’inclusione e l’integrazione dei migranti, ha spiegato Stefania Iannizzotto.

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“Lo sport appare oggi come uno dei ‘salvagente’ della nostra società”, ha riflettuto Fabrizio Annaro commentando la presentazione delle diverse iniziative. “All’interno di una squadra le differenze si annullano, anzi non si capisce nemmeno più quali differenze ci siano, diventano inconsistenti come dei fantasmi.

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Questo è anche l’obiettivo con cui i giornalisti Massimiliano Castellani e Adam Smulevich hanno scritto “Un calcio al razzismo” libro presentato al termine della serata: “L’odio sui campi di calcio affonda le sue radici nei drammi della storia europea del Novecento, nei campi di concentramento in cui si svolge la partita tra carnefici e internati raccontata da Primo Levi: il pericolo oggi è l’aumento di episodi di antisemitismo e razzismo nel mondo del calcio”, ha sottolineato Massimiliano Castellani. “Per questo abbiamo voluto raccogliere 20 storie contro il razzismo e raccontarle, soprattutto ai ragazzi”.

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