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Giustizia e pace: diritti da salvaguardare e promuovere
Maturità individuale e coesione nella coppia

Milano, 5 marzo 2011 – presso la “Casa delle Culture del Mondo”.

Tra antiche profezie, arte e spiritualità si è svolto presso la “Casa delle Culture del Mondo” l’evento celebrativo per la giornata internazionale della donna indetta dall’ONU. L’evento organizzato dalla U.P.F. sessione di Milano in collaborazione con la Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo e l’Assessorato alla Cultura della  Provincia di Milano ha messo enfasi sul ruolo della donna nella costruzione di un mondo di pace,   partendo dal pieno riconoscimento  delle sue potenzialità.

La serata si è aperta con il saluto da parte della Presidente UPF Milano Stefania Maffei che, dopo aver illustrato i principi fondanti su cui si basa l’ UPF, ha ricordato ai presenti  da dove nasce la  data dell’8 marzo e il perché è stata scelta la mimosa come simbolo di questa giornata. L’intervento delle diverse relatrici provenienti  dal mondo dell’arte, della spiritualità, dell’associazionismo e del giornalismo ha fatto emergere un concetto nuovo di bellezza della donna. Una bellezza che parte dallo spirito, dall’animo stesso della donna e che si manifesta attraverso la sua eleganza, la sua voce, il suo modo di essere e di porsi agli altri, la sua sensibilità a rispondere a quelle sfide che la realtà di oggi la pone di fronte  e soprattutto la sua capacità d’amare con un cuore in grado di trascendere le barriere culturali, razziali, nazionali e religiose.

E’ stata un’occasione  per fermarsi a riflettere, a  confrontarsi, a condividere insieme questi punti andando oltre quegli stereotipi comuni che accompagnano spesso l’immagine della donna ma che non le attribuiscono il giusto valore.  Come in  un viaggio le relatrici  hanno fatto scoprire ed abbracciare  una realtà in cui è emerso il carattere speciale della donna e a scoprire questa invisibile, ma significativa, forza femminile all’interno di ognuna.

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Il tema della dignità della donna è stato espresso in modo  particolare  nell’intervento di Jolanda Guardi, docente universitaria e scrittrice, esperta di teologia musulmana femminista. Infatti ha chiarito come le teologhe femministe  si riconoscono nell’universo valoriale dell’islam operando però una nuova rilettura del Corano alla luce del loro essere donna. Dalla  formazione di questo movimento “Teologhe, musulmane femministe” possono scaturire nuovi scenari sociali e culturali di grande interesse per le donne nel mondo mussulmano in cui esiste ancora un alto tasso di analfabetismo.

Stefania Grossi attrice burattinaia e teatro terapeuta fa risalire questa forza interiore della donna ad un’antica profezia sud-americana: “lo spirito femminile  si risveglierà da un lungo letargo e darà origine ad un mondo di pace e di armonia”. Secondo questa profezia la donna è il ponte teso verso l’eternità, è il senso dell’ordine morale, intellettuale e spirituale.

E’ possibile quindi trovare in se stesse la forza di volontà, il coraggio, la conoscenza e l’energia  necessarie per cambiare il corso della propria storia individuale, facendo di ogni dolore, di ogni solitudine, di ogni tristezza, un mondo di gioia, d’amicizia e di pienezza.  Daniela Mortillaro scrittrice e poetessa  ha espresso in questi termini il valore della donna nelle sue poesie.

Emy Blesio, Presidente  dell’International Yog Confederation  ispirata dalla sua esperienza con il modo di vita e cultura indiana ha espresso la bellezza della donna in termini di “sacralità” della stessa. La donna  in un momento particolare della sua vita ha il privilegio di avvicinarsi a Dio o Principio che le ha donato la possibilità della creazione diventando un suo simile. Questo ha sviluppato nell’uomo, nel corso della storia, un senso di “ribellione” verso la donna. Ma si avverte un cambiamento nell’ animo dell’ uomo  che comincia a rispettare il senso di femminilità della donna e a comprenderne il suo vero valore.  Sottolinea infine il rispetto e l’importanza  della diversità dei ruoli. Chiude il suo intervento con due frasi molto significative: “le persone cercano spasmodicamente l’amore duraturo ma sono le persone che giorno dopo giorno lo possono far diventare tale.” “Il matrimonio non è felice solo se si è scelto la persona giusta. Lo è quando si impara a ritenere giusta la persona che si è scelta.”

Chiude la serie di interventi Maria Gabriella Mieli, Presidente della Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo che, riportando  una dichiarazione della fondatrice Dr. ssa Hak Ja Han Moon, ha riassunto i principi fondanti della federazione stessa ovvero:” I problemi di oggi non possono essere risolti con la logica del potere e la politica soltanto, ma richiedono anche la logica della riconciliazione, della formazione, dell’amore, del servizio e del sacrificio da parte di uomini e donne che lavorano insieme non solo per il bene dei diritti delle donne ma per creare nuove famiglie e nuove società stabilendo la supremazia dell’amore e l’idea di vivere per il bene degli altri.” Uomini e donne dunque che lavorano insieme, dal momento che ambedue hanno doni speciali e soltanto cooperando saranno in grado di contribuire a realizzare il sogno dell’umanità   di un mondo di pace.

“Dignità della donna”, questo il tema portante del  suo intervento, per riportare alla piena consapevolezza umana il valore originale e la bellezza originale della donna  aiutandola a riscoprire il valore della sua femminilità originale e  a confidare nella sua  forza interiore affinchè viva la sua  dignità e respinga qualsiasi attacco atto ad abusare della sua  persona. Un altro fronte di iniziative concrete attraverso le quali costruire ponti di pace sono le  cerimonie di gemellaggio tra donne le cui nazioni di appartenenza in passato sono state in guerra. Si tratta di cerimonie molto  toccanti  in cui le due donne si inchinano e si abbracciano  una di fronte all’altra chiedendo perdono per gli errori che i  loro antenati hanno commesso.  Evidenzia infine una particolare caratteristica della federazione che viene espresso nel  giuramento: prima di arrivare ad essere donne con una certa responsabilità il ns impegno è di essere Vere Figlie che servono i propri genitori con purezza e un cuore di pietà filiale, Vere Mogli che sostengono i propri mariti con sacrificio personale e fedeltà e  Vere Madri che nutrono i propri figli con amore e devozione. Attraverso questo percorso da prima interiore si arriva  a creare famiglie  di  Vero Amore che seguono e servono Dio come loro genitore e genitore di tutta la famiglia umana.

Conclude il suo intervento leggendo  una meravigliosa poesia sulla donna quale essere creato da Dio e regalandoci un gesto speciale comune a diverse realtà culturali. Una mano è rivolta verso il cielo e una verso la terra. Dal cielo la donna  prende le energie spirituali  convogliandole a sé e agli altri; dalla terra prende invece il  nutrimento e soprattutto porta nutrimento  dando vita. C’è una linea invisibile che scorre  e che passa attraverso  la parte più importante del nostro corpo: il cuore.  Il cuore  che racchiude la parte più preziosa dell’uomo e della donna. Proprio perché così importante dobbiamo imparare a proteggerlo, alimentarlo, svilupparlo  ed educarlo affinchè  possa acquisire una capacità d’amore che abbracci  l’intera famiglia umana .

La serata si conclude infine con il conferimento dell’attestato di Ambasciatore di Pace a Emy Blesio , Angela Comelli, Presidente dell’ Associazione Mani Tese, alla Dr.ssa Donatella Vergari Vice Presidente di “Terres des hommes”, Arame Bacar Bonne Mbodj Wade, Nicoletta Spadavecchia e Marina Lipovac.

Il saluto finale della presidente Stefania Maffei è stato scandito con la lettura delle parole espresse dal fondatore UPF, Rev. Dr. S.M.Moon.:
“Lungo tutta la storia le donne sono state perseguitate , ma io dico che avverrà un radicale cambiamento. Il mondo futuro porterà riconciliazione e pace sulla base del carattere materno, dell’amore e della apertura delle donne. Sta per arrivare un tempo in cui la forza delle donne salverà il mondo”.


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